The Promised Neverland Wiki
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Per altri usi di questo termine, vedi The Promised Neverland.


The Promised Neverland: Una lettera da Norman (約束のネバーランド~ノーマンからのてがみ, Yakusoku no Nebārando: Nōman kara no Tegami?) è un romanzo scritto da Nanao ed ispirato alle vicende raccontate nel manga The Promised Neverland.

Sinossi[]

Norman, prima di essere spedito, ripensa a tutti i suoi ricordi più belli su Emma e gli altri bambini, vissuti all'interno dell'orfanotrofio di Grace Field.

Trama[]

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Pomeriggio del 3 Novembre 2045: mentre è di ritorno dall'ispezione al muro, Norman incontra Yvette all'interno della foresta, che sta disegnando qualcosa nel suo quaderno. Norman chiede alla bambina di strappare un foglio per lui. All'interno del foglio, Norman inizia a scrivere una lettera per Emma in cui le spiega i dettagli della fuga.

Mentre scrive la lettera, Norman ripensa a tutti gli eventi avvenuti nei due mesi precedenti all'interno dell'orfanotrofio di Grace Field: la spedizione di Conny, la scoperta dell'esistenza dei Demoni che mangiano gli umani, l'inizio del loro piano di fuga, il reclutamento di Don e Gilda, la scoperta su Ray, che si è rivelato essere una spia che lavora segretamente per la loro Mamma, Isabella, ed infine il fallimento completo del loro piano, con Isabella che ha rotto la gamba ad Emma, ha tagliato i ponti con la sua spia Ray ed ha annunciato la spedizione di Norman.

Norman quindi scrive nella lettera che il piano di fuga dovrà essere messo in atto tra due mesi, usando l'asso nella manica che ha in serbo Ray.

Gli incidenti dei fantasmi a Grace Field House[]

Lunghezza
35 pagine

Mentre sta scrivendo la lettera, Yvette chiede a Norman se anche oggi vincerà il gioco dell'acchiapparello. Norman risponde affermativamente, e poi ripensa alle migliaia di volte con cui ha giocato insieme ad Emma e Ray. Norman non ricorda precisamente la prima volta che ha incontrato i due, e il ricordo più distante che ha in compagnia dei suoi due amici riguarda un evento avvenuto quando lui aveva 4 anni. Norman quindi racconta la storia ad Yvette.

Olivia, un orfana 2 anni più grande rispetto a Norman, sta raccontando a un gruppo di bambini, tra cui Emma e Gilda, di aver visto di notte una figura bianca e senza gambe camminare nel corridoio della casa ed entrare nel bagno. Olivia è sicura che si tratta di un fantasma, ma nella discussione interviene anche Marcus, che sostiene di aver sentito suonare il pianoforte durante la notte, ma quando è entrato nella stanza musicale, ha trovato la luce accesa ma la stanza era vuota. Queste storie sui fantasmi spaventano Gilda a tal punto che la bambina chiede ad Emma di dormire nello stesso letto. Emma invece non è spaventata, ma piuttosto è incuriosita e vogliosa di incontrare il fantasma, per chiedergli di smettere di spaventare Gilda.

Il mattino dopo, Emma incontra Norman e Ray e chiede loro di aiutarla nella ricerca del fantasma. Nonostante lo scetticismo di Ray riguardo l'esistenza dei fantasma, i due accettano di aiutare Emma, e il trio inizia a cercare informazioni all'interno della biblioteca di Grace Field. Norman trova un libro in cui l'autore sostiene che si può comunicare con un fantasma scrivendo una lettera e poi nascondendola sotto il cuscino del proprio letto. Emma allora inizia a scrivere una lettera, ma Isabella si accorge della cosa e chiede a i tre cosa stanno combinando. Emma racconta tutto alla Mamma, che asseconda le fantasie della bambina dicendole che i fantasmi esistono.

Dopo aver scritto la lettera, il trio inizia ad interrogare coloro che hanno visto i fantasmi. La prima ad essere interrogata è Olivia, che sta studiando insieme a Michelle. Olivia conferma la sua versione, e anche Michelle sostiene di aver sentito dei rumori nelle scale. I tre poi interrogano Marcus: anche quest'ultimo conferma la sua storia sul fantasma che suona il pianoforte, ma aggiunge che anche Helena ha una storia rigurdante un fantasma.

I tre incontrano Helena, che è la più brava disegnatrice tra gli orfani di Grace Field. Helena racconta al trio che uno dei suoi disegni, che ritrae un uccello mentre spicca il volo, di notte si trasforma in un mostro spaventoso. Helena però aggiunge che non ha mai visto di persona questa trasformazione, ma che questa storia le è stata raccontata da Abbie. I tre interrogano Abbie, che conferma la versione, sostenendo che il disegno è "maledetto" e che lei è talmente spaventata che ogni volta chiude gli occhi per evitare di vedere il disegno appeso nel muro del corrodoio.

Dopo aver interrogato anche gli altri bambini, Emma, Norman e Ray decidono di andare alla ricerca del fantasma di nascosto, durante la notte. Per prima cosa, i tre vanno a controllare il disegno di Helena. Emma e Ray, con grande shock, scoprono che il disegno si è tramutato in un mostro. Norman però non si fa ingannare e, illuminando il disegno con la lanterna, mostra ai due che in realtà il disegno non è cambiato affatto, e che il mostro non è altro che un "simulacrum", un'illusione ottica causata dal buio.

Dopo aver risolto il mistero del disegno, i tre si dirigono verso le scale, ed immediatamente sentono degli scricchiolii. Nonostante il buio, il trio riesce a vedere una figura bianca e senza gambe che scende le scale e poi entra dentro il bagno. Sapendo che il bagno ha una sola entrata, Emma passa all'attacco e coglie di sorpresa il fantasma. Quest'ultimo però si rivela essere Chucky, un bambino che ogni notte bagna il letto e che, per evitare di essere scoperto, nasconde il suo lenzuolo bianco nel bianco, in mezzo agli altri vestiti sporchi.

Il trio, dopo aver promesso a Chucky di non raccontare il suo segreto, si dirige verso la stanza musicale, e quasi subito iniziano a sentire il suono del pianoforte. I tre entrano nella stanza, ma non trovano nessuno. Ray comunque assicura che domani scopriranno il colpevole. Emma non capisce perchè Ray ostenta tanta sicurezza, ma prima che possa chiederglielo, Emma si addormenta per la troppa stanchezza. Norman e Ray allora la trasportano nel suo letto.

Il giorno dopo, Emma, Norman e Ray si incontrano all'interno del bagno, con Ray che dice ad Emma di osservare con attenzione le dita dei suoi fratelli. Emma, pur non capendo, asseconda la richiesta di Ray e nota che le dita di Robert sono sporche di bianco. Si viene quindi a scoprire che Ray ha messo della vernice bianca sui tasti del pianoforte, per incastrare il colpevole. Robert allora confessa, spiegando che suona di notte perchè lui ama suonare della musica drammatica, ma non può suonare quel tipo di musica di giorno, quando i suoi fratelli lo ascoltano. Robert poi aggiunge che, per evitare di essere scoperto, si nasconde all'interno della cassa del contrabbasso ogni volta che sente qualcuno entrare nella stanza.

Emma, Norman e Ray sembrano giungere alla conclusione che non esiste nessun fantasma, ma poi Emma si ricorda della lettera nascosta sotto il cuscino del suo letto. Emma va a controllare e scopre che il fantasma ha risposto alla lettera, scrivendo ad Emma che è contento di aver ricevuto il messaggio, ma poi rimprovera la bambina dicendo che non dovrebbe andare in bagno o nella stanza musicale durante la notte. Norman si chiede come l'autore della lettera poteva sapere dove erano stati durante la notte, visto che loro non hanno raccontato nulla a nessuno, e Chucky e Robert sanno del bagno o della stanza musicale, ma non di entrambe le cose. Alla fine Norman e Ray sono costretti ad accettare la versione di Emma, ovvero che l'autore della lettera sia un vero fantasma.

Dopo aver finito di raccontare la storia ad Yvette, la bambina dice a Norman che dovrebbero andare a cercare questo fantasma. Norman però, ripensando a quel ricordo, realizza che l'autrice della lettera era Isabella. Lei infatti sapeva della lettera di Emma, ed inoltre sapeva anche dove erano andati quella nottte grazie al radar che localizza i bambini. Norman poi ripensa al coraggio che ha avuto Emma quella notte, e che oggi come allora lei è disposta a fare di tutto pur di aiutare la sua famiglia. Norman conclude dicendo a sè stesso che vuole diventare come lei.

Il giorno in cui Emma ha pianto[]

Lunghezza
69 pagine

Mentre continua a scrivere la lettera, Norman ripensa al motivo per cui prova ammirazione nei confronti di Emma, e gli viene in mente un altro ricordo, stavolta risalente a quando aveva 7 anni.

Durante il gioco dell'acchiapparello, Emma e Norman si stanno nascondendo insieme all'interno del bosco, ma improvvisamente Ray arriva a richiamarli. Ray spiega loro che la Mamma vuole che rientrino a casa prima che inizi a piovere, e così lo ha costretto ad andare a cercarli, visto che lui è l'unico capace di trovarli. I tre si avviano verso la casa, ma Emma si accorge di aver perso il suo fazzoletto, ricamato personalmente da Isabella e decorato con una "E" di colore arancione. Si scatena un temporale, con Emma che, pur continuando a seguire Ray, è disperata per la perdita del fazzoletto. Una volta rientrati a casa però, Emma e Ray si rendono conto che Norman non è dietro di loro. Qualche secondo dopo, Norman ricompare di fronte a loro completamente fradicio, con il fiatone e con il fazzoletto di Emma in mano. Norman spiega loro che si era fermato un attimo per cercare il fazzoletto, ma durante la sua spiegazione, inizia a starnutire. Emma gli chiede se sta bene, con Norman che risponde affermativamente con un sorriso sul volto.

Il giorno dopo, Emma è ancora preoccupata per Norman, ma quest'ultimo ottiene il massimo punteggio di 300 punti nei test giornalieri e rassicura la bambina. In giardino, Emma propone a Norman di giocare a calcio con lei, ma Norman declina, proponendo a Ray di prendere il suo posto. Ray, infastidito di essere stato coinvolto, dà un calcio al pallone senza nemmeno distogliere lo sguardo dal suo libro. Emma calcia il pallone, ma il suo tiro è troppo potente e il pallone finisce incastrato sul ramo di un albero. All'inizio Emma pensa di chiedere aiuto alla Mamma, ma poi si ricorda che, in passato, aveva già tirato il pallone sul tetto della casa e la Mamma, dopo aver recuperato personalmente la palla, aveva punito severamente i bambini, proibendo loro di giocare con la palla per un lungo periodo. Per evitare un'altra punizione, Emma inizia ad arrampicarsi sull'albero, che però è alto quanto una casa di 2 piani. Norman e Ray cercano di farle cambiare idea, ma Emma riesce a recuperare la palla. A quel punto però, il ramo si spezza ed Emma cade rovinosamente a terra. Emma è ferita ed inizia a sanguinare dalla spalla, ma la bambina nota che anche Norman è caduto per terra, nel tentativo di afferrarla al volo. Emma ignora totalmente le sue ferite e soccorre Norman, notando subito che ha la fronte molto pallida. A quel punto arriva Isabella che, notando Emma ferita e Norman svenuto, soccorre entrambi, chiedendo a Ray di aiutarla a portarli in infermeria.

Mentre Isabella controlla il respiro di Norman con uno stetoscopio, Ray cerca di bendare le ferite di Emma, ma quest'ultima continua a preoccuparsi per Norman. Ray rimprovera Emma, dicendo che deve preoccuparsi soprattutto di sè stessa, ma nel frattempo Isabella chiede loro di uscire dalla stanza. Nel corridoio, un Emma disperata dice che è tutta colpa sua, spiegando che se non si fosse lamentata per la perdita del fazzoletto, Norman non sarebbe mai andato a cercarlo e non si sarebbe mai ammalato. Emma poi sembra sul punto di piangere, ma si rifiuta di farlo e trattiene volontariamente le sue lacrime. Subito dopo, Isabella esce dall'infermeria, con Emma che le chiede se possono costruire un altro telefono meccanico per parlare con Norman. Isabella però le proibisce di farlo, spiegando che Norman deve riposare e non può sforzarsi di parlare con loro. Emma non può fare altro che obbedire, mentre Ray intuisce che, se Norman non è nemmeno in grado di parlare, allora le sue condizioni sono peggiori del previsto. Ray però non dice nulla ad Emma e la rassicura dicendo che Norman ha già avuto l'influenza in passato e si riprenderà anche questa volta.

Il giorno dopo, Emma va in biblioteca per cercare dei libri di medicina, ma fa cadere una pila di libri a pochi metri da Ray. Quest'ultimo, dopo aver rimproverato Emma, le fa notare che sta cercando nello scaffale sbagliato, e che ci sono solo un paio di libri di medicina all'interno della biblioteca. Emma e Ray iniziano a leggere i libri in questione, con Emma che nota una pagina su un fiore dai petali bianchi che può curare l'influenza. Emma ricorda di aver già visto le foglie di questo fiore da qualche parte nel bosco di Grace Field, ma il libro spiega che il fiore sboccia solo di notte, quando per i bambini è proibito uscire di casa. Ray invece trova un'altra possibile medicina: una bevanda a base di miele e limone. Emma propone a Ray di preparare questa bevanda e di portarla a Norman, aggiungendo che vuole scusarsi con lui. Ray, seppur riluttante, accontenta Emma, dicendo che dopo cena lei andrà da Norman, mentre lui terrà occupato Isabella.

Di sera, Emma entra di nascosto nell'infermeria con la medicina, ma davanti a sè trova Norman sdraiato a letto, con una maschera di ossigeno alla bocca e una flebo attaccata al braccio. Scioccata di vedere Norman in queste condizioni, Emma rovescia il contenuto della tazza sul pavimento ed afferra la mano fredda di Norman, sussurrandogli di essere dispiaciuta. A quel punto Emma inizia a sentire i passi di Isabella nel corridoio, ma la bambina riesce a pulire il pavimento e a nascondersi sotto il letto appena in tempo. Mentre controlla le condizioni di Norman, Isabella parla da sola dicendo: "Potrebbe non durare ancora per molto" e poi lascia la stanza. Scioccata dalle parole della Mamma, Emma inizia a pensare che Norman potrebbe non sopravvivere, ma ancora una volta trattiene le sue lacrime, rifiutandosi di arrendersi. Emma poi si ricorda del fiore dai petali bianchi e decide di disobbedire alle regole, recuperando il libro di medicina e raccontando tutto a Ray. Emma si aspetta che Ray sia assolutamente contrario alla sua idea, ma invece Ray accetta di aiutarla.

Emma sta per lasciare la casa per mettersi alla ricerca della pianta, ma viene scoperta da Isabella. Anche dopo averle spiegato tutto, Isabella proibisce ad Emma di andare a cercare il fiore, ma interviene Ray, che si offre volontario per accompagnare Emma. Alla fine Isabella, preoccupata che Emma possa ancora agire di testa sua, accetta la proposta di Ray, ma ordina loro di restare entro i confini, di non avvicinarsi al cancello e di ritornare entro mezzanotte. Isabella poi lancia un'occhiata a Ray e gli dice che conta su di lui.

Mentre corrono verso il bosco, Emma si lascia sfuggire un sorriso e ringrazia Ray per il suo supporto. Durante la ricerca però, Emma scivola da un pendio e sbatte contro una roccia, ferendosi alla mano. Anche questa volta Emma ignora le sue condizioni, e dopo aver coperto la ferita alla mano con il suo fazzoletto, riprende la ricerca come se nulla fosse. Ray a quel punto inizia a riflettere, pensando che anche lui era preoccupato per Norman, ma non aveva mai visto qualcuno con la forza e la tenacia di Emma. Ray è tentato di raccontare tutta la verità ad Emma, ma all'ultimo momento si trattiene, pensando che non è ancora il momento, ed adesso una fuga da Grace Field sarebbe impossibile.

Guardando l'orologio, Ray nota che è quasi mezzanotte, ed inizia a preoccuparsi. Isabella ha accettato la sua proposta anche per testare le sue abilità e la sua fedeltà, e se Ray non rispetta i suoi ordini, Isabella potrebbe anche rompere il loro accordo. Ray vuole tornare indietro, ma allo stesso tempo vuole continuare a cercare il fiore, e non sa più cosa fare. Ma nonostante il dolore alla mano, la fatica e la paura del buio, Emma non si arrende e riesce a trovare il fiore dai petali bianchi.

Isabella intanto è sulla porta di casa e sta osservando il suo orologio/radar, ma Emma e Ray riescono a rientrare appena in tempo. Emma chiede alla Mamma di portare il fiore a Norman, ma Isabella le risponde che questo non è il fiore descritto dal libro. Emma è incredula, ma Isabella le fa notare che, seppur le foglie siano uguali e i petali siano bianchi, le grandezza e la forma dei petali è completamente diversa rispetto al fiore del libro. Isabella poi cerca di soccorrere Emma e di curare le sue ferite, ma quest'ultima digrigna i denti e, senza esitazione, cerca di ritornare nel bosco con Ray che la segue. Ma Isabella ferma entrambi e spiega loro che "Norman non ha più bisogno di medicine". Emma, temendo che sia troppo tardi e che Norman sia morto, si precipita nell'infermeria, ma non trova nessuno sul letto. Emma comincia ad avere pensieri terribili e cerca di tornare da Isabella, ma non appena esce dall'infermeria si scontra contro qualcuno. Emma alza lo sguardo e vede che quella persona è Norman. Realizzando che Norman è vivo e sta bene, Emma lo abbraccia e scoppia a piangere. Nel frattempo arrivano anche Isabella e Ray, con la Mamma che, stupita dall'atteggiamento di Emma, le spiega che Norman non è mai stato in pericolo di vita. Emma allora chiede ad Isabella cosa intendeva quando diceva: "Potrebbe non durare ancora per molto". La Mamma, intuendo che Emma si era nascosta all'interno dell'infermeria, spiega alla bambina che si riferiva alla tosse di Norman, e che grazie all'ossigeno e alla flebo, non sarebbe durata ancora per molto. Ray, imbarazzato dall'equivoco, va a farsi una doccia per ripulirsi dalla terra e dal fango.

Rimasti da soli nell'infermeria, Norman nota tutte le ferite di Emma ed è incredulo che, nonostante il dolore, Emma abbia deciso di avventurarsi nel bosco in piena notte, solo per il suo bene. Norman ringrazia Emma, ma le chiede di essere più prudente in futuro. Subito dopo, Ray entra nella stanza, mentre Emma va a farsi una doccia. Approfittando dell'assenza di Emma, Norman confessa a Ray di essere rimasto sorpreso di vedere Emma piangere, perché lei di solito non piange mai, nemmeno dopo essere caduta dall'albero o dopo essersi ferita alla mano. Ray, per tutta risposta, dice che se Norman fosse morto davvero, Emma non avrebbe pianto. Norman all'inizio non comprende questa frase, ma poi realizza che Ray ha ragione: Emma è in grado di sopportare qualsiasi sofferenza, e piange solo per il bene di qualcun altro. Norman a quel punto stringe attorno a sè il fiore bianco raccolto da Emma.

Si torna nel presente, con Yvette che consegna a Norman un mazzo di fiori come regalo d'addio. Norman ringrazia Yvette e poi attacca uno dei fiori alla lettera che sta scrivendo. Yvette torna all'orfanotrofio, mentre Norman ripensa al fatto che quella frase ipotetica pronunciata da Ray, "Se tu fossi morto...", stava ormai per diventare realtà. Ma Norman pensa che, anche se preferirebbe vedere Emma piangere e sfogarsi, alla fine è sicuro che Emma non verserà neanche una lacrima per la sua morte, perché Emma non si arrende mai. Ed è anche per questo che Norman è sicuro che il piano avrà successo. Norman finisce di scrivere la sua lettera, ma mentre la sta rileggendo, qualcosa cade sulla carta. All'inizio Norman pensa che siano dei petali, ma successivamente si rende conto che in realtà sono le piume di un uccellino.

Ner in una gabbia per uccelli[]

Lunghezza
57 pagine

Norman, raccogliendo le piume cadute sulla lettera, si ricorda di un episodio avvenuto alcuni anni fa, in cui i tre hanno adottato un uccellino abbandonato nel bosco. Norman ricorda anche che in quell'occasione Emma fece un braccialetto decorato con una piuma, come regalo d'addio per una sorella che stava per essere "adottata". Norman però si ricorda anche di un dettaglio di cui non si era accorto all'epoca, riguardante Ray. Ripensando a questo dettaglio, Norman si chiede come abbia fatto Ray a sopportare da solo il dolore che ha vissuto in questi ultimi anni, ed è frustrato di non essersi accorto prima della situazione. Perfino adesso, Ray sta nascondendo il suo vero piano, ovvero di sacrificare sè stesso per permettere la loro fuga. Ma Norman non intende permetterglielo: adesso Ray non è più da solo, e nessuno di loro pensa che Ray debba pagare per averli traditi. Se Ray odia sè stesso a tal punto da volersi suicidare, allora questo è un motivo in più per salvarlo a tutti i costi. Norman poi aggiunge che non ha mai visto Ray piangere, ma se ha pianto almeno una volta, lo ha fatto sicuramente in quella occasione.

Parte un ricordo risalente a pochi giorni dopo il 9° compleanno di Emma. Siamo in piena Estate, e Thoma e Lannion propongono ad Emma di giocare a tirarsi addosso dell'acqua. Emma rifiuta, dicendo che a causa dei rimproveri della Mamma, vuole cercare di comportarsi più da adulta. Emma però viene tentata dall'insistenza dei due bambini e sta quasi per cedere, ma interviene Susan, che proibisce loro di giocare con l'acqua e propone invece di giocare ad acchiapparello. Susan è una bambina di 10 anni che ottiene ottimi punteggi dei test quotidiani, è molto atletica ed è anche la più grande tra gli orfani, per questo si comporta come una sorella maggiore nei confronti di tutti. Susan chiede a Ray di unirsi al gioco, ma dopo il rifiuto di quest'ultimo Emma, su ordine di Susan, inizia a disturbare Ray, a tal punto da interrompere la sua lettura ed unirsi al gioco. Mentre Susan inizia a contare, Ray la osserva e si rende conto che ogni volta che un orfano abbandona la casa, il giorno dopo Susan lo costringe a giocare. Ieri infatti è stato il turno di Jimmy, un bambino intelligente ma che falliva sempre i test a causa dell'ansia provocata dal tempo limite di 10 secondi. Ray quindi inizia a chiedersi se abbia fallito a nascondere le sue emozioni e se Susan stia cominciando a sospettare qualcosa su di lui, e il gioco sia un suo tentativo per tirarlo su di morale.

Emma e Norman incitano Ray a giocare seriamente, visto che Susan è un'avversaria molto abile, ma Ray invece decide di nascondersi dietro un cespuglio nelle vicinanze. Qui però Ray nota un uccellino con le piume verdi e la coda blu. L'uccellino non sembra avere nulla di rotto, ma è molto debole e non riesce a volare. I tre cercano di riportarlo al suo nido, ma non trovano nulla del genere. Emma allora inizia a sentirsi triste per l'uccellino, dato che, esattamente come loro, è rimasto senza genitori. Emma propone di portarlo a casa, ma Ray si oppone, dicendo che rinchiuderlo in una gabbia non lo renderà felice. Meglio lasciarlo in libertà, e se morirà, allora questo è il suo destino. Emma però si arrabbia, ed urla che anche il fatto che Ray lo abbia trovato è un segno del destino. Norman concorda con Emma, mentre l'urlo richiama l'attenzione di Susan e di altri bambini. Una volta spiegato tutto, i bambini interrompono il gioco e chiedono ad Isabella se possono adottare l'uccellino. La Mamma acconsente e va a prendere una gabbia per uccelli nello sgabuzzino, mentre Susan dice che saranno Emma, Norman e Ray a prendersi cura dell'uccellino, visto che sono stati loro a trovarlo. Ray è contrario, ma alla fine è costretto ad accettare.

Dopo averlo rinchiuso in gabbia e avergli dato un po' d'acqua, Emma chiede agli altri due che nome dare all'uccellino. Norman propone di chiamarlo Ner, dato che NER sono le iniziali dei loro nomi. Emma trova che sia un'idea fantastica, mentre Ray, frettoloso di chiudere la questione, non ribatte. Dopo aver deciso il nome, Norman propone di andare in biblioteca a cercare informazioni su Ner, con Emma che costringe Ray ad andare con loro. Leggendo dei libri, i tre scoprono che Ner è un pettirosso, ma di una razza non molto comune. Emma trova anche che i pettirossi si nutrono di vermi e uccellini, e quindi decide, armata di paletta, di andare in giardino. Subito dopo, Emma ritorna con un barattolo pieno di vermi e lo mostra a Susan. Ma quest'ultima soffre di elmintofobia, e alla vista dei vermi, lancia un grido di spavento e si nasconde dietro a Norman e Ray. Capendo che Susan non può sopportare la vista dei vermi, i tre chiedono aiuto alla Mamma, che riesce a procurarsi del cibo per uccelli. Nel frattempo Gilda e Anna attaccano alla gabbia una targhetta con la scritta "NER".

Una settimana dopo, Ner è ormai completamente ristabilito, ma durante uno dei loro colloqui segreti, Isabella comunica a Ray che ci sarà un'altra spedizione a breve. Ray trova la situazione strana, dato che è passata solo una settimana dalla spedizione di Jimmy. Isabella poi aggiunge che la prossima ad andare via sarà Susan. Ray rimane scioccato dalla notizia, dato che era sicuro che Susan sarebbe rimasta fino ai 12 anni. Isabella spiega che anche lei avrebbe voluto spedirla al suo massimo potenziale, ma a causa di un incidente alla Piantagione 4, la Nonna ha scelto Susan come rimpiazzo. Ray, distrutto dalla notizia, cerca di nascondere le sue emozioni, mentre Isabella gli ordina di tenere d'occhio Susan fino al giorno della spedizione, per evitare ogni rischio.

Dopo aver lasciato la stanza, Ray cerca di ricordare a sè stesso che il numero di persone che può salvare è limitato. Mentre percorre il corridoio, Ray nota Ner rinchiuso nella gabbia e cerca di liberarlo, ma viene scoperto da Susan. La bambina rimprovera Ray, con quest'ultimo che pensa che, se avesse avuto una vera famiglia con una vera sorella maggiore, sarebbe stata come lei. Ray cerca di trattenersi, ma alla fine dice a Susan che vivere in una gabbia mentre altre persone ti accudiscono è solo una falsa felicità. Ray poi se ne va senza aggiungere altro.

Il giorno dopo, Isabella comunica a tutti i bambini che domani Susan verrà adottata da una famiglia. Subito dopo cena, Emma e Norman vanno a pulire la gabbia di Ner, con Susan che si unisce a loro. Dopo aver parlato della prospettiva di vivere con una nuova famiglia, Susan dice ad Emma e Norman che ha notato che Ray si deprime ogni volta che qualcuno abbandona la casa, anche se fa di tutto per non mostrarlo. Emma e Norman sono sorpresi, dato che loro non hanno mai notato nulla. Susan chiede ai due non lasciare mai Ray da solo, e promette che scriverà delle lettere e un giorno loro 4 saranno di nuovo insieme.

La mattina dopo, Susan ripensa a tutti i ricordi di questi ultimi 10 anni, e poi osserva Ner chiuso nella sua gabbia. Subito dopo, Susan incontra Ray e gli chiede se può portare Ner con lei, dato che a Ray non piace tenerlo chiuso in gabbia. Susan chiede anche il permesso alla Mamma, con Isabella che acconsente. Anche gli altri bambini sono favorevoli, con Don che esulta dicendo che così Susan non sarà da sola. Tutti iniziano a sorridere, ma l'atmosfera felice viene interrotta da Ray, che dice a Susan che non può portare Ner con lei. Ray infatti sa già che se Susan porterà Ner al cancello, probabilmente anche l'uccellino verrà ucciso. Susan, così come Emma e Norman, rimangono sorpresi dal rifiuto di Ray, con Susan che accusa Ray di essere un egoista, e che il suo vero scopo è far scappare Ner subito dopo che lei avrà lasciato la casa. Ray, capendo che non può spiegare le sue ragioni, se ne va senza dire nulla.

Mentre lavano i piatti, Emma e Norman si chiedono perché Ray si stia comportando in questo modo. All'improvviso, Emma chiede a Norman di preparare insieme un regalo d'addio per Susan. Norman pensa che non sia necessario dato che Susan porterà Ner con lei, ma poi Norman guarda negli occhi Emma e capisce quali siano le sue vere intenzioni.

Susan si impossessa della gabbia per evitare che Ray liberi Ner prima della sua partenza. Ray allora entra nella biblioteca e inizia a prendere a pugni lo scaffale per la rabbia. Ray poi si chiede se Isabella risparmierà Ner, ma capisce subito che è impossibile: Ner infatti è un uccellino di una razza non comune, e se Isabella lo libera, c'è il rischio che Emma e Norman possano trovarlo nel bosco e riconoscerlo. E a quel punto Emma e Norman inizieranno a chiedersi perché Ner si trova qui e non è con Susan. Isabella non correrà rischi del genere, e quindi si sbarazzerà di lui. Ray poi nota che Isabella avrebbe potuto anche rifiutare la richiesta di Susan di portare Ner con lei, e se ha accettato, lo ha fatto solo perché la Mamma vuole testare la fedeltà di Ray. Ray inizia a chiedersi perché si stia preoccupando così tanto per un uccellino, dato che ha accettato in silenzio la morte di numerosi fratelli. Per qualche motivo però, Ray non riesce ad accettare la morte di Ner.

Nel frattempo, nella sua stanza, Susan ha già indossato i suoi vestiti eleganti e il cappello, con Gilda e Anna che le fanno i complimenti. Entrano anche Emma e Norman, che avvertono Susan che la Mamma la sta chiamando. Emma poi chiede a Susan di pulire la gabbia un'ultima volta, prima di consegnarla. Susan allora si avvia ed incontra Isabella all'ingresso, ma subito dopo Ray si avvicina a lei e le chiede scusa, dicendo che può portare Ner se davvero lo vuole. Susan nota che qualcosa non va in Ray, ma viene distratta dai saluti degli altri bambini.

Dopo qualche minuto Emma e Norman arrivano all'ingresso portando la gabbia, ma con tono dispiaciuto entrambi si scusano con Susan e le dicono che Ner è scappato, passando attraverso la fessura della finestra e volando via. Susan all'inizio è scioccata e dispiaciuta dalla notizia, ma poi giunge alla conclusione che forse era meglio così. Emma poi aggiunge che sa che non può rimpiazzare Ner, ma insieme a Norman ha preparato dei braccialetti come regalo d'addio per Susan. Emma e Norman ne hanno già indosso uno a testa, con Emma che ne ha altri due in mano, per Susan e per Ray. Quest'ultimo è totalmente sorpreso da questo regalo, mentre Susan nota subito che in tutti e 4 i braccialetti è attaccata una piuma di Ner. A quel punto, Susan scoppia a piangere per la commozione, ringraziando Emma e Norman. Susan poi si gira verso Ray e si scusa per averlo rimproverato: lui aveva ragione a voler liberare Ner, ma lei voleva a tutti i costi portarlo con sè, perché quell'uccellino gli ricordava Norman, Emma e Ray. Ma ora è tutto a posto, perché adesso ha un braccialetto che la legherà per sempre con loro tre. Isabella dice a Susan che è ora di andare, con Ray che abbassa la testa e non riesce ad alzare lo sguardo, perché se lo facesse, è sicuro che le sue emozioni esploderebbero. Ray però, con voce rauca, riesce a scusarsi con Susan, con quest'ultima che rassicura Ray e gli accarezza i capelli, prima di andarsene via.

Mentre i bambini si disperdono per la casa, Emma e Norman si avviano per riportare la gabbia al piano di sopra, ma enrambi vengono fermati da Ray, che chiede loro perché. Ray infatti ha capito che Emma e Norman stavano mentendo, e sono stati loro a far scappare Ner. Norman risponde che se Ray voleva liberare Ner, allora doveva avere una buona ragione, anche se loro non la comprendono. Emma aggiunge che ha ripensato alle parole di Ray, e ha pensato che se lei fosse un uccellino, preferirebbe rischiare la vita e volare in libertà, piuttosto che essere in un posto sicuro ma intrappolata dentro una gabbia. Sentendo le parole di Emma, Ray ripensa al suo piano per permettere a Emma e Norman di fuggire: più volte, Ray ha pensato di arrendersi e lasciar perdere il piano, perché se rivelasse la verità ad Emma e Norman, entrambi vivrebbero nel terrore per il resto della loro vita, mentre se non dicesse nulla, almeno potrebbero vivere felici fino alla loro morte. Ma ora Ray non ha più dubbi: andrà avanti con il piano e farà fuggire Emma e Norman, anche a costo di uccidere la sua anima. Subito dopo questa riflessione, Ray scoppia a ridere e ringrazia Emma e Norman, promettendo loro che un giorno spiegherà le ragioni del suo comportamento. Emma e Norman rimangono spiazzati per un momento, ma poi mostrano a Ray un sorriso amichevole. Il sorriso di Emma però si trasforma in un ghigno malizioso e dice a Ray che, per ricambiare il favore, domani dovrà giocare ad acchiapparello con loro. Ray si rende conto che, anche se Susan è andata, Emma e Norman saranno sempre al suo fianco. Ray quindi accetta l'invito, tenendo stretto nella sua mano il braccialetto con la piuma di Ner.

Si torna nel presente, con Norman che ripensa con tristezza a Susan e al fatto che stasera anche lui andrà incontro allo stesso destino. Ma Norman giura a sè stesso che lui sarà l'ultimo. Norman poi ripensa anche al momento in cui lui ed Emma hanno liberato Ner, ricordando che rimase impressionato dal fatto che un uccellino, un tempo debole e indifeso, fosse in grado di volare da solo verso la libertà. Norman poi aggiunge che il motivo per cui Ray voleva liberarlo a tutti i costi, era perché aveva rivisto Emma e Norman in quell'uccellino. Norman sorride e dice che anche per loro è arrivato il momento di essere liberati dalla gabbia. Norman poi alza lo sguardo e nota che le piume che sono cadute sulla sua lettera appartengono ad un uccello con le piume verdi e la coda blu.

Un regalo dalla 39° ragazza[]

Lunghezza
113 pagine

Mentre il sole sta per tramontare, Norman riflette sul fatto che, se avesse un ultimo desiderio, vorrebbe dare una lunga occhiata agli sguardi di Emma e Ray. Norman li ha traditi e ingannati, e sicuramente non saranno contenti quando lo vedranno tornare a casa. Ma Norman invece vuole immaginarsi lo sguardo di Emma quando leggerà questa lettera, e lo sguardo di Ray quando vedrà i bambini attraversare il precipizio e fuggire dalla casa. Norman è contento di averli ingannati, perché così facendo ha reso il suo piano perfetto.

Durante queste riflessioni, a Norman viene in mente un episodio avvenuto la scorsa primavera, dove invece è stato lui ad essere stato ingannato, non solo da Emma e Ray, ma da tutti i bambini. Norman ricorda con gioia e dolore quell'episodio, ricordando anche la promessa che aveva fatto.

Parte un ricordo risalente alla scorsa primavera: Emma e Phil mostrano a Norman che sta sbocciando il tarassaco, chiaro segno che ormai l'inverno si è concluso. I tre però vengono interrotti dall'arrivo di Thoma e Lannion, che consegnano ad Emma una scatola misteriosa. Emma apre la scatola, ma salta fuori il pupazzo di un mostro, che colpisce in pieno Emma. Thoma e Lannion scoppiano a ridere per il loro scherzo, ma anche Emma, dopo aver lanciato un urlo di spavento, sorride e confessa di esserci cascata in pieno. Norman si congratula con i due, ma Thoma e Lannion però sono delusi di non averlo spaventato, con Emma che aggiunge di non aver mai visto Norman colto di sorpresa da qualcosa. Thoma e Lannion iniziano ad escogitare un altro scherzo, con Norman che commenta dicendo che da grandi potrebbero diventare degli inventori. Anche Emma inizia a chiedersi cosa potrebbe fare da grande, dicendo che diventerà una signorina elegante come la Mamma. Thoma scoppia a ridere, con Emma che gli dà un pugno, mentre al contrario Phil la asseconda ed aggiunge che lui diventerà un conducente di treni. Emma abbraccia affettuosamente Phil e poi chiede a Norman cosa intende fare lui da grande: quest'ultimo risponde che è un segreto, ma un giorno lo confesserà.

Circa una settimana dopo, i bambini stanno giocando a nascondino: a differenza dell'acchiapparello, nel nascondino il giocatore perde non appena viene visto da chi lo sta cercando. Il cercatore è Don, con Norman che, intuendo che Don andrà a cercarlo nei confini del bosco, decide invece di nascondersi in cima ad un albero all'ingresso del bosco. La strategia funziona, con Don che entra nel bosco oltrepassando l'albero su cui si è nascosto Norman. Quest'ultimo però si gira verso la casa e nota qualcosa di strano: all'interno di una stanza del 1° piano, c'è una ragazza affacciata alla finestra. Norman non vede il suo volto, ma nota che ha dei lunghi capelli rossi e un abito da donna arancione, totalmente diverso dalle divise bianche degli orfani. Norman scende dall'albero, facendosi scoprire subito da un incredulo Don, e poi corre verso la stanza, ma al suo interno non trova nessuno.

A cena, Norman parla con Emma e Ray di quello che gli è accaduto durante il gioco. Emma suppone che possa essere un'estranea che si è persa nel bosco ed è entrata nell'orfanotrofio, ma Ray esclude subito questa ipotesi, dicendo che Isabella se ne sarebbe sicuramente accorta, e in quel caso avrebbe informato i bambini. Ray però aggiunge che, dato che tutto questo è accaduto a Norman e non ad Emma, allora non può trattarsi di un semplice errore. I tre quindi propongono di andare a cercarla domani.

Mentre è a letto, Norman inizia ad avere qualche dubbio: la ragazza indossava un elegante abito da donna, ed è impossibile attraversare con il bosco con quel vestito addosso. Inoltre la ragazza non può provenire neanche dal cancello, perché è sempre chiuso. Quindi Norman inizia a sospettare che la ragazza non venga da fuori, ma sia sempre stata all'interno della casa. Nella casa ci sono 38 orfani, quindi ciò renderebbe questa persona misteriosa la "39° ragazza". Norman conclude pensando che sia un'ipotesi assurda e poi si addormenta.

Il giorno dopo, Norman inizia la sua ricerca da solo, controllando ogni stanza sia nel pianoterra che nel 1° piano: la stanza dei bambini, la biblioteca, la stanza musicale, il ripostiglio, la stanza dei giochi e l'infermeria. Norman però non trova nulla di sospetto, e allora decide di controllare il 2° piano: nel 2° piano c'è solo un attico vuoto ed inutilizzato, e dato che raramente qualcuno lo visita, è il posto ideale per nascondersi. In mezzo a numerosi scatoloni, Norman nota qualcosa coperto da un telone, ed anche delle impronte sul pavimento, in mezzo alla polvere. Norman solleva il telone e scopre 5 secchi pieni di un liquido scuro e che emana un odore strano. Norman però non riesce a scoprire di che cosa si tratta esattamente, perché risuona la sveglia. Norman si affretta a ritornare di sotto, ma Ray lo incontra mentre scende le scale e gli chiede cosa ci faceva al 2° piano. Norman risponde che glielo racconterà dopo.

Dopo il test giornaliero, Norman racconta ad Emma e Ray cosa ha scoperto nel 2° piano, e propone loro di andare a controllare insieme. Ma una volta giunti nell'attico, Norman scopre che le impronte sono state cancellate e i secchi con il liquido scuro sono scomparsi. Norman sostiene che qualcuno abbia spostato tutto durante il test, con Emma e Ray che concludono che, dato che tutti i bambini erano impegnati a fare il test, le due uniche persone sospette sono la Mamma o la misteriosa ragazza.

Dopo aver finito di stendere i panni, Emma e gli altri bambini si avviano in casa per pranzare, ma Norman inizia ad osservarla e a pensare che si stia comportando in maniera strana: normalmente infatti, Emma sarebbe rimasta scioccata e sorpresa di sapere che c'è una ragazza misteriosa all'interno della casa; invece, quando Norman glielo ha detto, Emma ha reagito in maniera calma e ha subito fatto delle supposizioni su da dove possa provenire. Deciso a scoprire la verità sulla ragazza e sulla sparizione dei secchi, Norman domanda ad Isabella se qualcuno proveniente dall'esterno è entrato nella casa. Isabella rimane sorpresa da questa domanda improvvisa, ma risponde semplicemente di no, osservando Norman con uno sguardo enigmatico.

Giunto in sala da pranzo, Norman sente che Emma e Ray stanno avendo una discussione strana su "qualcosa" che devono fare appena possibile, ma non appena notano l'arrivo di Norman, i due cambiano immediatamente argomento. Ray dice a Norman che è meglio non parlare ad Isabella riguardo la sparizione dei secchi. Norman concorda e poi informa i due riguardo la conversazione che ha avuto con la Mamma, aggiungendo che secondo lui sembrava sincera.

Nel pomeriggio, Norman è intenzionato a continuare le indagini da solo, approfittando del fatto che i bambini sono fuori a giocare. Norman però nota con stupore che altri bambini sono rimasti in casa e stanno salendo le scale per andare al 1° piano. Norman chiede a Nat ed Anna cosa stanno facendo, con questi ultimi che, con un tono insicuro, rispondono che oggi vogliono giocare in casa. Conny aggiunge che stanno andando a s... ma gli altri bambini le tappano la bocca, con Nat che completa la frase di Conny dicendo che stanno andando a studiare. Norman fa notare che poco prima aveva detto che volevano giocare in casa, con Nat che si corregge e dice che giocheranno quando avranno finito di studiare. Capendo che Nat sta mentendo, Norman gli propone di aiutarlo negli studi, ma interviene Don, che sfida Norman in una rivincita a nascondino, dato che la partita di ieri è stata interrotta. Norman non sembra convinto, ma Don lo trascina fuori con la forza.

Prima di iniziare, Norman fa un elenco mentale di tutti i bambini: Emma, Don, Thoma, Lannion, Phil, Dominic, Mark, Hao, Sadie e tutti gli altri bambini di 3 anni sono con lui a giocare a nascondino; Ray è seduto sotto un albero e sta leggendo un libro; i bambini di 2 anni sono nel giardino in compagnia di Isabella; i bambini che stavano salendo al piano di sopra erano: Nat, Anna, Conny, Cindy, Alicia, Yvette, Rosie e Christie. Norman nota subito che mancano due persone nell'elenco: Gilda e Jemima. Norman si chiede che fine abbiano fatto le due bambine, e si chiede anche cosa stiano facendo gli 8 bambini rimasti in casa, dato che apparentemente non hanno nulla in comune. Norman vince facilmente la partita a nascondino, ma continua a pensare alla misteriosa ragazza e al comportamento sospetto dei bambini.

Mentre si lavano i denti, Emma, Norman e Ray continuano a discutere della ragazza misteriosa, giungendo alla conclusione che nessuno può nascondersi dentro la casa per così tanto tempo... a meno che Isabella non la stia aiutando. Norman però non riesce a capire le motivazioni della Mamma, ed aggiunge che ha la sensazione di aver già visto quella ragazza da qualche parte. Ray a quel punto fa notare che questa persona deve nutrirsi in qualche modo, quindi i tre decidono di andare a controllare se manca del cibo in dispensa. Ma non appena i tre escono dal bagno, notano una persona dalla parte opposta del corridoio, che indossa un abito da donna arancione. I tre capiscono subito che si tratta della 39° ragazza, ed iniziano ad inseguirla. La 39° ragazza fugge salendo al piano di sopra, ma non appena Emma, Norman e Ray arrivano al 1° piano, incontrano Mark e Naila, che stanno leggendo un libro. Norman chiede loro se hanno visto passare una ragazza, con i due bambini che però scuotono la testa. Dalla loro reazione, Norman intuisce che i due non stanno mentendo, ma allo stesso tempo si rende conto che è impossibile che una persona vestita in quel modo possa passare inosservata. I tre controllano tutte le stanze del 1° piano, ma non trovano nulla e alla fine decidono di andare a dormire.

Norman inizia ad essere ossessionato da questa misteriosa ragazza e addirittura fa dei sogni su di lei, prima di svegliarsi nel cuore della notte. Norman poi decide di fare un'ulteriore ricerca durante la notte, ma anche stavolta non ottiene risultati. Stanco per aver dormito pochissimo, il mattino dopo Norman incontra Gilda nel corridoio, e nota subito due dettagli: innanzitutto anche Gilda, come lui, sembra stanca e mezza addormentata. Ma il dettaglio più importante è che Gilda emana un odore identico a quello del liquido nei secchi.

Nei 5 giorni successivi, Norman continua a vedere più volte la misteriosa ragazza mentre lui è fuori a giocare, ma non appena la va a cercare, la ragazza scompare nel nulla. Norman ha tentato di cercarla anche nella stanza da letto di Isabella e perfino nel suo studio, ma non ha trovato tracce. Norman non riesce a darsi pace, ma Ray interrompe i suoi pensieri e gli chiede perché sia così ossessionato a tal punto da agire di sua iniziativa. Con tono sarcastico, Ray chiede a Norman se si sia innamorato di questa ragazza misteriosa. Norman, spiazzato dalla domanda, va nel panico e nega tutto, ma quasi si lascia sfuggire di essere innamorato di Emma, e si tappa la bocca all'ultimo momento. Ray se ne va, divertito dalla reazione di Norman, mentre quest'ultimo è costretto ad ammettere a sè stesso che si sta comportando in maniera strana per colpa di questa ragazza.

Mentre è ancora in giardino, Norman giunge alla conclusione che tutti i bambini sanno sicuramente qualcosa sulla misteriosa ragazza, ma per qualche motivo glielo tengono nascosto, forse su ordine della Mamma. Inoltre, Norman sospetta che la 39° ragazza possa essere in realtà Gilda travestita, ma durante l'inseguimento nel corridoio, Norman ha notato che la ragazza misteriosa era più alta non solo di Gilda, ma anche di Emma, e quindi ciò esclude qualsiasi ipotesi di travestimento. Subito dopo, Norman nota nuovamente la ragazza con il vestito arancione alla porta di ingresso della casa, e cerca di inseguirla, ma anche questa volta la ragazza scompare al 1° piano. Dopo essere arrivato al piano di sopra, Norman trova Emma e Phil, con i due che propongono di aiutarlo nella ricerca. Norman però sorprende entrambi dirigendosi con decisione verso la camera da letto dei bambini. Nella stanza, Norman trova una scatola di cartone: Norman è sicuro che la scatola non ci fosse fino a qualche ora fa, e pensa possa contenere una prova decisiva, ma la scatola si rivela essere vuota. Nonostante non abbia trovato la prova che cercava, Norman si dice convinto che la ragazza stia cercando di attirare la sua attenzione.

La sera successiva, Norman si scontra accidentalmente con Don, che stava trasportando una pila di libri. Norman cerca di aiutare il fratello a raccogliere i libri, ma nota subito che Don sembra particolarmente protettivo nei confronti di un libro. Quest'ultimo però si giustifica spiegando che ha letto un libro di principesse a Conny ed ora lo sta riportando in biblioteca, e non vuole che qualcuno lo noti con un libro per bambine in mano. Norman però non è convinto dalla spiegazione di Don, e decide di andare in biblioteca per dare un'occhiata al libro. Qui Norman fa una scoperta sorprendente: il libro è effettivamente una fiaba che parla di principesse, ma soprattutto, la principessa ritratta nella copertina è identica alla ragazza misteriosa: stessi capelli rossi e stesso abito elegante arancione. Norman a questo punto ripensa a tutto ciò che è successo negli ultimi 10 giorni, da quando ha visto la ragazza per la prima volta.

  • I 5 secchi che contengono un liquido scuro che emana un odore strano.
  • Le impronte sul pavimento dell'attico, poi scomparse insieme ai secchi.
  • Emma, Ray ed Isabella che si comportano in maniera strana e gli nascondono qualcosa.
  • Gli 8 bambini, che non hanno nulla in comune tra di loro, che decidono di rimanere in casa invece di giocare a nascondino.
  • La sparizione di Gilda e Jemima nello stesso pomeriggio.
  • Gilda mezza addormentata e che emana lo stesso odore del liquido dei secchi.
  • La scatola di cartone vuota e apparsa dal nulla nella camera dei bambini.
  • Ed ovviamente, tutto ciò che riguarda la misteriosa 39° ragazza, che:
    • Non può nascondersi all'interno della casa, a meno che non sia aiutata da Isabella.
    • Cerca ripetutamente di attirare l'attenzione di Norman.
    • Non può essere un travestimento di Emma o Gilda, dato che è più alta di loro, ma allo stesso tempo non può essere un'estranea, altrimenti Naila e Mark si sarebbero accorti di lei.
    • È identica ad un personaggio di fantasia di un libro che Don aveva in mano.

Mettendo insieme tutti gli indizi, Norman crede di aver trovato la soluzione del mistero, ma c'è ancora un dettaglio che non sa spiegarsi. Mentre Norman ragiona, Shelly compare dietro di lui e, insieme ad altri bambini di 3 anni, gli chiede di giocare a nascondino dentro casa. Norman, convinto che il gioco durerà solo pochi secondi, decide di concedersi questa piccola distrazione, prima di risolvere il mistero. Norman si copre gli occhi ed inizia a contare, ma nota subito qualcosa di strano: c'è troppo silenzio. Non solo i bambini non hanno fatto alcun rumore per nascondersi, ma non si sente nemmeno il brusio proveniente dal piano di sotto, dove gli altri bambini dovrebbero essere pronti per cenare. Dopo aver contato fino a 10, Norman si rende conto che il corridoio è completamente deserto. Norman scende al pianoterra e arriva nella sala da pranzo, ma anche in questo caso la stanza è vuota. All'improvviso, alle sue spalle compare Isabella, con Norman che gli chiede subito dove siano finiti tutti i bambini. Per tutta risposta, Isabella accompagna Norman alla porta di uscita e poi dice, con un sorriso enigmatico, che i bambini sono tutti in giardino. Norman si chiede cosa ci facciano i bambini in giardino in piena serata, ma non appena varca la soglia, Isabella gli chiude la porta in faccia. Norman, rimasto da solo, fuori dalla casa e completamente al buio, non sa più cosa aspettarsi. Ma all'improvviso, esplodono dei coriandoli e davanti a lui compaiono tutti i bambini, che gli augurano buon compleanno. Norman in quel momento si rende conto che, a causa del mistero della ragazza, si era completamente dimenticato che oggi è il 21 Marzo, il giorno del suo 11° compleanno.

Guardandosi attorno, Norman nota anche che tutti i bambini indossano dei vestiti colorati, ad esempio Gilda indossa un abito azzurro. Norman poi nota che, in mezzo ai bambini, c'è anche la ragazza con i lunghi capelli rossi e l'abito arancione, che alla fine si rivela essere... Emma travestita. Norman è scioccato di vedere Emma con un aspetto così "femminile", mentre Gilda gli spiega di aver cucito personalmente tutti gli abiti, grazie agli insegnamenti di Isabella. Norman a quel punto riconosce che cos'era quel liquido dallo strano odore: era del colorante, usato per colorare i vestiti. Gilda, stupita che Norman se ne sia reso conto, spiega che lei stessa ha colorato i vestiti durante la notte, ed è per questo che la mattina dopo era mezza addormentata e odorava di colorante. Norman intanto continua ad osservare i lunghi capelli rossi di Emma, con Gilda che gli spiega che hanno fabbricato una parrucca usando i capelli delle bambole sparse in casa. Nel frattempo arriva anche Jemima con il libro della principessa, con la bambina che spiega che hanno realizzato il vestito prendendo ispirazione da questa principessa. Jemima poi gira pagina e mostra a Norman un'altra illustrazione, stavolta di un principe vestito con un abito blu e una corona. Subito dopo, altri bambini consegnano a Norman i suoi abiti, identici a quelli del principe nel libro. Dopo aver indossato i panni del principe, Norman nota anche una figura vestita con uno straccio nero, con l'aspetto simile a un cupo mietitore. Quella persona non è altri che Ray, con Gilda che, imbarazzata, gli spiega che avrebbe voluto fare un abito più elegante, ma durante il lavoro Ray l'ha fermata e le ha detto che era perfetto così. Ray spiega che secondo lui non voleva la pena impegnarsi tanto, anche perché era sicuro che Norman avrebbe scoperto tutto. Ma Emma, con l'aiuto di tutti i bambini, è riuscita nell'impresa di ingannare e cogliere di sorpresa Norman. Emma si vanta con Ray del successo del suo piano, ma quest'ultimo zittisce Emma, aggiungendo che il piano non avrebbe mai funzionato senza il suo prezioso intervento. Infatti, Norman aveva scoperto i secchi nascosti nell'attico, e allora Ray, per rimediare al grave errore commesso dai bambini, ha chiesto ad Isabella di nascondere i secchi da un'altra parte e di cancellare le impronte lasciate da Gilda, mentre loro erano impegnati a fare il test giornaliero.

Ray prende in giro Norman, spiegandogli che non è sorpreso che si sia dimenticato del suo compleanno, dato che in questi giorni era ossessionato dalla "principessa" Emma. Norman diventa rosso dalla vergogna, mentre Ray scoppia a ridere. Il momento imbarazzante viene interrotto da Shelly, che chiede a Norman di seguirla. I due si uniscono ad un altro gruppo di bambini, con Norman che nota che Nat ha in mano una fisarmonica, Conny e Christie hanno delle campanelle, Cindy ha un violino e così via. Tutti i bambini quindi iniziano a cantare "Tanti auguri" a Norman, con quest'ultimo che applaude tutti per la performance. Contemporaneamente, Norman intuisce che gli 8 bambini rimasti a casa quel giorno non stavano andando a s...tudiare, ma a s...uonare gli strumenti musicali per esercitarsi, con Conny che è stata zittita appena in tempo.

Thoma e Lannion si uniscono a Norman e gli rivelano di aver fabbricato le luci e i coriandoli esplosivi. I due sono euforici per aver finalmente sorpreso Norman, ma aggiungono che loro stessi sono stati sorpresi da Emma, dicendo che con quell'abito addosso, sembra davvero la signorina elegante che desiderava essere. Emma, origliando le parole di Thoma e Lannion, si vanta nuovamente, ma i due aggiungono che Emma, pur avendo l'aspetto di una signorina elegante, ha l'atteggiamento di un maschiaccio di 5 anni. Mentre una Emma furiosa insegue Thoma e Lannion, Don inizia uno spettacolo di magia, con Norman che nota subito la presenza di una scatola, la stessa scatola vuota che aveva trovato nella camera dei bambini. Don mostra a tutti che la scatola è vuota, poi la chiude, poi la riapre ed infine tira fuori da essa Little Bunny, consegnandolo a Conny. Ray però rivela subito che la scatola ha un doppio fondo. Don protesta con Ray, dicendo che non si rivelano i trucchi di un mago. Norman invece, con uno sguardo non sorpreso, spiega ad Emma e Ray che quando ha visto la ragazza nella porta d'ingresso e poi ha trovato Emma e Phil al piano di sopra, Norman era sicuro al 100% che la ragazza misteriosa fosse Emma travestita e che avesse nascosto il vestito nella scatola, quindi è rimasto sorpreso di vedere la scatola vuota, ma solo in seguito ha pensato all'ipotesi di un doppio fondo. Ray annuisce, spiegando che l'idea del doppio fondo è stata sua, mentre Emma è sorpresa dal fatto che Norman sapesse già che la ragazza misteriosa fosse lei. Norman aggiunge che nutriva forti sospetti fin dall'inizio: Emma e Ray infatti si comportavano in maniera strana, ed inoltre l'episodio in cui loro tre hanno inseguito la ragazza nel corridoio, sembrava una messinscena organizzata appositamente per eliminare Emma dalla lista dei sospetti. Ma c'è un dettaglio che non riesce ancora a spiegarsi: chi è stato ad impersonare la ragazza misteriosa in quell'occasione? Emma risponde che è stata Gilda, ma alle loro spalle compare Don che confessa che in quell'occasione la ragazza era lui. Emma e Norman lanciano un grido di shock, mentre Don aggiunge che ha perfino preso in prestito il libro con la principessa per esercitarsi a recitare la parte, ma è stato quasi scoperto da Norman. Emma è disgustata dal pensiero di Don travestito da donna, per di più usando gli stessi vestiti che sta indossando lei in questo momento. Norman invece riesce a capire il motivo per cui in quell'occasione la "ragazza" fosse più alta di Emma e Gilda. Inoltre, Naila e Mark non hanno notato nulla di strano perché hanno visto passare solo Don, che mentre saliva le scale si era già tolto il travestimento. Arriva anche Phil, che regala a Norman un mazzo di tarassaco. Quest'ultimo ringrazia Phil e gli chiede se quel giorno ha aiutato Emma a nascondere il vestito nella scatola. Phil mostra un sorriso innocente e annuisce.

I bambini cenano in giardino, mentre Isabella consegna a Norman una torta di compleanno. Dopo la cena, Emma e Norman rimangono da soli, con Emma che spiega a Norman che quel giorno, quando Thoma e Lannion hanno fatto quello scherzo, Emma si è resa conto di non aver mai visto Norman colto di sorpresa da qualcosa. Quindi, a partire da quel momento ha deciso che il suo regalo di compleanno sarebbe stato "sorprendere Norman". Emma chiede a Norman se il regalo gli è piaciuto, con Norman che risponde che è stato un bellissimo regalo. Norman poi ripensa a quando Emma gli ha chiesto cosa volesse fare da adulto: il suo desiderio è sempre stato di stare insieme ad Emma, ed ora che la vede vestita con questo abito da principessa, è ancora più voglioso di vederla crescere e diventare una magnifica donna. Norman sta quasi per confessare il suo amore per Emma, ma all'ultimo momento cambia idea, e le fa un'altra proposta: un giorno, quando saranno adulti, dovranno incontrarsi di nuovo con questi abiti addosso. Emma accetta la proposta e i due stringono una promessa.

Si torna nel presente, con Norman che osserva la lettera e si chiede se confessare il suo amore all'interno di essa. Norman poi ripensa all'ironia della situazione: nel giorno del suo compleanno, Emma, Ray e tutti i bambini si sono impegnati al massimo per ingannarlo. Adesso Emma, Norman e tutti i bambini si stanno impegnando al massimo per ingannare Ray e Isabella. Come un segno del destino, quella sorpresa di compleanno è diventata un'esercitazione, e grazie a quella esperienza, Emma e gli altri sono diventati più bravi ad ingannare gli altri e a non commettere errori. Inoltre, questa lettera è il suo personale "regalo di compleanno" per Emma e Ray.

Norman è felice di avere due amici come Emma e Ray, pronti a sacrificarsi per lui. Lui stesso vorrebbe continuare a vivere, ma ormai ha preso la sua decisione: permettere ad Emma e Ray di scappare con tutti i bambini, diventare adulti e cambiare il mondo. Norman è sicuro che ce la faranno.

"Emma, ti ho sempre amato". Norman pronuncia ad alta voce questa frase, ma decide di non scriverla nella lettera, pensando che non sia necessario. Norman poi piega la sua lettera, la mette in tasca e poi si incammina verso casa, ripensando ancora una volta a tutti i ricordi più belli della sua vita.

Commenti degli autori[]

"Dove sono state scattate le numerose fotografie nella copertina del volume? In quale muro sono attaccate? Hai mai avuto una foto attaccata al muro in casa? Forse, potrebbe essere che le foto siano "finestre" per vedere il nuovo mondo. Dopo aver visto la copertina, per favore prova a rileggere il manga un'altra volta, con tutti i mezzi che puoi."

"Dopo aver finito di leggere, sorridendo per l'entusiasmo e l'eccitazione, i 4 capitoli della storia, il potere distruttivo degli ultimi 4 paragrafi è stato terribile!
(Mi piace).
Ho pianto.
Sono felice di avere un romanzo così meraviglioso. Godetevelo, per favore!"

Pagine extra[]

Curiosità[]

  • In questa light novel fanno il loro debutto personaggi mai visti nel manga, ma che hanno vissuto all'interno della Piantagione 3 durante l'infanzia di Emma, Norman e Ray, prima di essere spediti al macello. Tra di loro ci sono Marcus, Robert, Chucky, Abbie, Jimmy e Susan.
  • Olivia e Michelle, che compaiono all'interno della novel, sono già comparse all'interno dell'omake del Volume 2.
  • È possibile vedere una breve scena in cui Norman scrive la lettera ad Emma all'interno del Capitolo 34 del manga

Navigazione[]

Media
Manga: Volumi e capitoli  •  Weekly Shōnen Jump
Anime: Stagione 1  •  Stagione 2  •  Episodi  •  Musica
Light Novel: Una lettera da Norman  •  La canzone del ricordo della Mamma  •  La stella guida  •  Storie brevi
Spinoff: Oyakusoku No Neverland
Persone: Kaiu Shirai  •  Posuka Demizu  •  Suguru Sugita  •  Nanao  •  Shuhei Miyazaki  •  Interviste agli autori
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